Consorzio di Bonifica

Consorzio di Bonifica

San Giuliano

Dal 1976, la diga di San Giuliano è Oasi naturale regionale; dal 1989 è Oasi del WWF Italia.

La Diga di San Giuliano, nata sotto la spinta del programma economico di aiuti del Piano Marshall è una delle opere principali del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto.
Fu il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi che nel luglio del 1950, in occasione della sua famosa visita nei Sassi di Matera, dette l’avvio ai lavori di costruzione della diga, che sarà ultimata nel 1958.
Compresa nei territori comunali di Grottole, Matera e Miglionico, sorge ad una quota di fondo alveo a 67 mt s.l.m., dove il fiume Bradano si restringe bruscamente in una gola rocciosa incisa nelle formazioni calcaree.
E’ alta 79 metri sul punto più depresso e 44 metri sul piano medio di fondazione.
La lunghezza al coronamento raggiunge i 314 metri.
La diga di San Giuliano consente un accumulo di 107 milioni di mc. d’acqua e sottende un bacino imbrifero di 1.631 chilometri. L’utilizzazione delle risorse idriche è di tipo irriguo, a servizio di una superficie irrigabile di oltre 20.000 ettari, di cui 9.200 ubicati nel limitrofo comprensorio del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara. Le caratteristiche costruttive sono quelle di una diga a gravità in calcestruzzo, con la parte centrale tracimabile.

Il canale principale, lungo 31 Km., è dimensionato per una portata massima di 9 mc./sec., e si estende per 30,8 Km prima di biforcarsi in località San Marco di Bernalda nelle diramazioni di San Marco Venella e Girifalco; quest’ultima destinata ad alimentare la rete irrigua dello Stornara e Tara, in provincia di Taranto.