Il 15 luglio del 1948 il Consorzio trasmise un programma quinquennale di opere per l’ultimazione della bonifica metapontina incentrato sull’irrigazione di un territorio di circa 27.000 ettari nella fascia metapontina e lungo le valli fluviali, con la proposta di uno schema irriguo per l’utilizzazione delle acque dei fiumi Bradano, Agri e Sinni.
Lo schema era incentrato sulla costruzione di una diga di ritenuta sul Bradano a San Giuliano, di una traversa-diga sull’Agri a Gannano e di un’altra traversa sul Sinni a Santa Laura.
Completavano il programma irriguo i canali principali che avrebbero trasportato l’acqua, dopo decine di chilometri, nelle aree da irrigare, le opere principali di adduzione, le opere di minuta distribuzione.
Nel febbraio del 1949 il ministro dell’agricoltura Antonio Segni pose la prima pietra della traversa di Gannano, in occasione della sua visita nel comprensorio insieme ai rappresentanti della delegazione americana responsabili dell’amministrazione dei fondi del piano Marshall; nel luglio del 1950 il presidente del consiglio Alcide De Gasperi, in occasione della sua famosa visita nei Sassi di Matera, dette l’avvio ai lavori di costruzione della diga di San Giuliano; nel 1950 iniziarono anche i lavori della traversa sul Sinni.
A queste cerimonie fu sempre presente Emilio Colombo, allora sottosegretario all’agricoltura, che diventò il punto di riferimento più importante per tutte le azioni che riguardarono l’attività del Consorzio di Bonifica.
Alla fine degli anni 50 le grandi opere di sbarramento risultavano ultimate: la traversa di Gannano e quella sul Sinni furono ultimate nel 1956, la diga di San Giuliano nel 1958.